Indagherà su origine ed evoluzione corpo celeste
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Rappresentazione artistica dell’ingresso della sonda Dawn nell’orbita del pianeta nano Cerere (fonte: NASA/JPL-Caltech) |
La sonda Dawn della Nasa è entrata nell'orbita del pianeta nano Cerere. È la prima missione che visita un pianeta nano e parla anche italiano con lo spettrometro Vir (Visual and Infrared Spectrometer) realizzato da Agenzia spaziale italiana (Asi) e Istituto nazionale di astrofisica (Inaf). Nei prossimi mesi la sonda indagherà sull'origine e sull'evoluzione di Cerere che in passato potrebbe aver avuto le condizioni per la vita.
L'arrivo nell'orbita di un pianeta nano è un'altra tappa fondamentale nella storia dell'esplorazione spaziale e arriva a pochi mesi dal primo atterraggio di un veicolo su una cometa. La sonda è entrata nell'orbita di Cerere alle 13,39 ora italiana, ma il segnale ha impiegato più di ora per arrivare alla Terra. Dawn, spiega la Nasa, era a circa 61.000 chilometri da Cerere quando è stata catturata dalla gravità del pianeta nano. Il segnale, arrivato al centro di controllo della missione, il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa a Pasadena, indicava che la sonda era 'sana' e stava funzionando con il suo motore a ioni, l'indicatore che è entrata in orbita come previsto.
L'arrivo nell'orbita di un pianeta nano è un'altra tappa fondamentale nella storia dell'esplorazione spaziale e arriva a pochi mesi dal primo atterraggio di un veicolo su una cometa. La sonda è entrata nell'orbita di Cerere alle 13,39 ora italiana, ma il segnale ha impiegato più di ora per arrivare alla Terra. Dawn, spiega la Nasa, era a circa 61.000 chilometri da Cerere quando è stata catturata dalla gravità del pianeta nano. Il segnale, arrivato al centro di controllo della missione, il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa a Pasadena, indicava che la sonda era 'sana' e stava funzionando con il suo motore a ioni, l'indicatore che è entrata in orbita come previsto.
''Dopo un viaggio di 4,9 miliardi di chilometri e 7,5 anni, Dawn è arrivata a casa'', ha detto Marc Rayman, direttore della missione al Jpl. Scoperto nel 1801 dall'astronomo Giuseppe Piazzi dell'Osservatorio di Palermo, Cerere ha il diametro di 950 chilometri ed è il corpo celeste più grande della fascia di asteroidi compresa fra Marte e Giove. ''Fin dalla sua scoperta – ha osservato Rayman - Cerere è stato prima definito un pianeta, poi un asteroide e poi un pianeta nano''.
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Rappresentazione artistica dell’ingresso della sonda Dawn nell’orbita del pianeta nano Cerere (fonte: NASA/JPL-Caltech) |
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